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Urbino

Urbino, bellissima cittadina nelle Marche, è stato uno dei centri più importanti di tutto il panorama rinascimentale italiano, dando ai natali a artisti di fama mondiale come Raffaele Sanzio e Federico Brandani e avendo influenze di tante correnti e ideologie differenti, tutte riscontrabili in ogni scorcio della città.
La sua origine è avvolta nel mistero, tra testimonianze che la fanno risalire all’ età del ferro (IV sec. A.c), altri nel 41 a.c. per mano dei romani. Si sa per certo, però che fu un centro importante durante le Guerre Gotiche per poi esser presa nel 538 dal bizantino Belisario, togliendola ai Goti. Successivamente ai Longobardi e ai Franchi fino al periodo delle signorie, dove i Montefeltro la fecero da padrone. Questi la dominarono per circa 300 anni (1200-1500) e in questo periodo la città si strutturò nell’ assetto che ancora oggi vediamo, come ad esempio le cinta murarie.
Tra i Montefeltro, il più importante fu senza dubbio Federico, signore dal 1444 al 1482: in questo lasso di tempo ridisegnò tutto l’assetto dello stato ma soprattutto ristrutturò la città secondo un ideale moderno, confortevole e razionale. Fu il primo grande periodo di splendore di Urbino.
Sotto il suo regno passarono artisti del calibro di Piero della Francesca (scrisse qui il suo “Trattato sulla scienza di prospettiva”) , Giovanni Santi (padre di Raffaello) e Francesco di Giorgio Martini.
A seguire ci fu l’assalto con conquista di Cesare Borgia che portò la fiorente Urbino sotto lo Stato Pontificio, dove vi fu un inevitabile declino della cittadina, fino al 1700, ultima grande stagione di splendore. Papa Albani infatti volle una totale ristrutturazione, con ingenti investimenti, che portarono Urbino agli antichi fasti.
Ultimo periodo di rivisitazione architettonica della città fu sotto il fascismo, dove l’influenza della dittatura portò la costruzione di edifici (esempio: Casa dello Studente, Scuola Elementare Giovanni Pascoli, ecc..) e il miglioramento delle vie di comunicazione.
Tutto ciò ha creato un mix di culture unico, che in aggiunta alla bellissima posizione sopraelevata in mezzo al verde delle Marche, fa di Urbino un gioiello di cui l’Italia è orgogliosa in tutto il mondo.

FOCUS: DA NON PERDERE

PALAZZO DUCALE
E’ uno dei più interessanti esempio architettonici dell’intero Rinascimento italiano. Attualemente è la sede della Galleria Nazionale delle Marche.
La particolarità è data dalla varie fasi di espansione e sviluppo di questo palazzo di rara bellezza per mano di architetti diversi e di fama mondiale.

CASA DI RAFFAELLO
Luogo ricco di arte e cultura, si puà ammirare un affresco di un giovane Raffaello e svariati dipinti del padre, oltre a presentare gli ambienti in cui visse il famossissimo artista.

L’EX MONASTERO DI SANTA CHIARA
È uno dei monumenti più importanti della città. Fu eretto su progetto del senese Francesco di Giorgio Martini.
Nasce come Conservatorio delle donne vedove fino diventare il monastero delle suore clarisse.

LA CHIESA DI SAN DOMENICO
Risale al XIV sec. Ma fu completamente ristrutturata nel 1729. Rappresenta un insieme di culture unico nel suo genere, dall’esterno con gli antichi resti gotici all’influenza rinascimentale.
Nonostante la distruzione del convento nel XIX per lasciar spazio al Seminario diocesano, ha mantenuto alcune parti antiche, conferendogli un fascino senza rivali.

PIAZZA DUCA FEDERICO
Piccola piazza sulla sommità del colle Poggio e rappresenta il cuore di Urbino, essendo il fulcro nella quale è nata e si è sviluppata tutta la città, rappresentando per secoli il centro politico, amministrativo e religioso.
Piccola curiosità: ospitò il monumento a Raffaello Sanzio (di Luigi Belli) ora colocato invece in cima a via Raffaello

FOCUS: LA CURIOSITA’
LA CANDIDATURA A CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019

Urbino si candidò a Capitale Europea della cultura del 2019, coinvolgendo nella candidatura l’intero territorio regionale (difatti il maggiore promotore fu la regione Marche). La cittadina, però, fu esclusa dalla giuria europea incaricata di giudicare le varie candidate, insieme ad altre città del livello di Venezia, Palermo e Pisa.

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