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Faenza

Faenza è una città di origine romana che si posiziona ai piedi degli Appennini Faentini. ed è conosciuta come la città della ceramica.
Il suo sviluppo è dovuto proprio alla produzione artigianale della maiolica e agricola che nel corso dei secoli hanno lasciato una traccia intangibile. Il paese è una splendida città d’arte la cui nomea luccicava già nel periodo rinascimentale per la produzione di oggetti in ceramica, di prelibata fattura, esportati in molti Paesi.
L’origine della città è antichissima, perdendosi addirittura nella mitologia: pare che i coloni attici, risalendo l’Adriatico fondarono Ravenna e successivamente si spinsero nell’entroterra fondando Foentia.
Sicuramente, però, fu un centro commerciale di rilievo per etruschi e celti grazie alla posizione strategica che lo vede tra il fiume Lamone, la via Salaria (collegava Etruria e Campania) e la via Emilia. Già da allora si buttarono le basi a quell’indole artigianale che come detto ha caratterizzato la crescita della città. Infatti fiorì considerevolmente, a partire dalla seconda metà del I secolo d. C., per la sua ispirazione agricola e lo sviluppo di attività industriali quali la produzione di oggetti in ceramica, di terracotta, e tessili in lino.
Dopo un periodo di declino che dal II secolo si differì fino al primo Medioevo, ritrovò la prosperità a partire dall’VIII secolo. Intorno al Mille, quindi, visse un lungo momento di benessere ed espansione edilizia che toccò il suo culmine nell’età della signoria dei Manfredi.
Con il governo governato da Carlo Manfredi, nella seconda metà del XV secolo, venne infatti rinnovato il centro cittadino.
Dopo un lesto dominio veneziano, Faenza entrò a far parte dello Stato della Chiesa fino al 1859.
Il volto moderno della città si è dunque compiuto in questo lungo arco di mutazione storica , arricchendosi nel tempo di strutture di grande pregio, con una forte illustrazione rinascimentale.
Faenza rappresenta un mix tra la tipica prerogativa al lavoro della Padania e la storia, con ogni civiltà che, passando di qui, ha lasciato qualcosa di se.
Infine è possibile visitare ad una delle raccolte d’arte più belle del mondo: quella custodita presso il Museo internazionale della ceramica (MIC), che raccoglie pezzi, realizzati in questo materiale, di ogni origine e di ogni momento storico, dalle anfore del mondo antico fino alle recenti opere di Chagall e Picasso, con una ricca sezione dedicata alle ceramiche Rinasimentali. Altre raccolte d’arte possono essere ammirate presso la Pinacoteca Comunale, il Museo Diocesano, il Museo Bendandi e la Biblioteca Manfrediana.

FOCUS: DA NON PERDERE

PIAZZA DEL POPOLO
é la piazza più importante e significativa del paese, sia per la sua accezione di centro economico-politico che per i suoi significati simbolici. Gli edifici in stile neoclassico ne danno un aria elegante mirata a seguire un idea di cultura ecclettica.

CATTEDRALE (sec. XV)
Costruita su una cattedrale preesistente, ebbe una costruzione lunga e difficoltosa.
L’architetto è Giuliano da Maiano, inviato a Faenza dai Medici e si ispirò al Brunelleschi nel progetto dell’edificio

FONTE MONUMENTALE
Punto di riferimento per la città, sia per importanza che per bellezza, in tempi antichi forniva alla popolazione acqua ben più salubre rispetto ai pozzi cittadini.

TORRE CIVICA
é una fedele ricostruzione della Torre distrutta dai tedeschi nel 1944 durante la Seconda Guerra Mondiale.
Progettata da Domenico Paganelli nel 1604, ha al suo interno una Madonna col Bambino di Francesco Scala (1611)

FOCUS: IL LUOGO

BRISIGHELLA
Delizioso borgo a pochi km da Faenza, è caratterizzato da 3 pinnacoli rocciosi su cui poggiano rispettivamente il santuario del Monticino, la Rocca Manfrediana e la Torre “dell’Orologio”.
L’origine risale circa al Duecento, quando il condottiero Maghinardo Pagani venne ed edificò la più importante roccaforte della Valle del Lamone.
Tra gli eventi si segnala Brisighella Romantica, suggestivo evento gastronomico dove respirare l’aria di altri tempi tra un piatto e l’altro.

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